Minori e famiglia

L’ATS 22 Marche, interviene a sostegno dei minori e delle loro famiglie con interventi di prevenzione, supporto e tutela.

Per perseguire tali finalità il lavoro del servizio sociale è finalizzato ad effettuare l’analisi del bisogno sulla base della quale progettare gli interventi più opportuni volti a potenziare le risorse familiari, affinché vengano rimosse le condizioni di temporanea difficoltà, vengano rinforzate le parziali capacità genitoriali e, laddove necessario si individui un ambiente esterno alla famiglia che garantisca al minore il diritto ad un sano sviluppo psico-fisico.

Tra i principali interventi possiamo indicare:

presa in carico con interventi di ascolto, analisi dei bisogni, e progettazione

interventi di tutela disposti dall’autorità giudiziaria

inserimenti in tutela dettati dalla rilevata emergenza conseguente all’accertato dallo stato di abbandono

servizio di educativa domiciliare

attivazione di incontri protetti disposti dall’Autorità giudiziaria

affido familiare

coordinamento di attività di prevenzione con i centri di ascolto nelle scuole

attivazione Progetto PIPPI (intervento di prevenzione dell’istituzionalizzazione del minore rivolto a famiglie vulnerabili)

presa in carico e progettazione di interventi per Minori Stranieri Non Accompagnati

coordinamento con soggetti del terzo settore operanti nell’ambito di servizi educativi /ricreativi rivolti ai minori.

Al fine di adeguarsi alla DGR 394/2019 della Regione Marche, l’ATS XXII fa parte del Coordinamento Pedagogico Territoriale (CPT) allo scopo di costruire un sistema integrato di educazione e di istruzione e garantire pari opportunità educative rivolte a tutti i bambini e bambine nella prima infanzia (0-6 anni).

Interventi

TITOLO DELL’INTERVENTO

Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie

FONTE DI FINANZIAMENTO COMPLEMENTARE

Unione europea – Next generation - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 “Inclusione e coesione”,

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

La linea di attività relativa al sostegno alle capacità genitoriali e alla prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini (1.1.1), è finalizzata ad estendere il Programma di Intervento e Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.) e ha l’obiettivo di rafforzare i servizi di assistenza sociale per sostenere la capacità genitoriale e i bambini e le famiglie che vivono in condizione di fragilità e vulnerabilità, al fine di ridurre o evitare il rischio di allontanamento dei bambini e adolescenti dal proprio nucleo familiare.

La composizione dell’équipe di base prevede la presenza di:

  • i componenti della famiglia (bambino e figure genitoriali)
  • assistente sociale
  • educatore professionale
  • psicologo

Si tratta di interventi interdisciplinari orientati alla prevenzione e alla promozione di capacità educative e organizzative delle figure parentali e eventuali altri caregivers e alla costruzione di ambienti sociali a misura di bambino e famiglia, entro un contesto plurale capace di garantire al bambino risposte ai bisogni di crescita, tutela della salute mentale e fisica e adeguata protezione, continuità e stabilità del suo percorso di crescita.
Sono garantiti dispositivi a favore sia dei bambini che delle figure genitoriali; sia di gruppo che individuali; sia di natura formale che informale e che insistono sulle dimensioni psicologiche, sociali, scolastiche, educative e di sostegno alle condizioni di vita.

Tali dispositivi sono:

  • il servizio di Educativa Domiciliare e/o Territoriale, altrimenti definito di Educativa Familiare: è il dispositivo attraverso il quale gli educatori professionali, con specifica formazione socio-pedagogica, secondo quanto previsto dalle normative vigenti, sono presenti con regolarità nel contesto di vita della famiglia, nella sua casa e nel suo ambiente di vita, per valorizzare le risorse che là si manifestano e per accompagnare il processo di costruzione di risposte positive (competenze e strategie) ai bisogni evolutivi del bambino da parte delle figure genitoriali in maniera progressivamente più autonoma
  • i gruppi con i genitori e i gruppi con i bambini: la finalità dell’attività in gruppo, grazie alla risorsa rappresentata dal contesto collettivo, è quella di rafforzare e ampliare le abilità relazionali e sociali dei partecipanti e in particolare le capacità dei genitori di rispondere positivamente ai bisogni evolutivi dei figli, secondo quanto è stato condiviso nel Progetto Quadro. Sono invitati all’attività genitori e bambini seguiti dai servizi, sia in iniziative a loro specificamente dedicate, sia all’interno di azioni rivolte a tutte le famiglie promosse nella comunità territoriale in luoghi facilmente accessibili e non stigmatizzanti (incontri in nidi, scuole, Centri per le Famiglie, ludoteche, biblioteche ecc.)

DESTINATARI DIRETTI (quali e quanti)

Destinatari diretti sono n. 30 Famiglie Target (n. 10 per ciascuna Implementazione Beneficiari degli interventi dono sono i genitori con figli conviventi o meno, in età 0-17 anni, con particolare focus sulla fascia 0-6, che siano ancora titolari della responsabilità genitoriale, anche limitata, che sperimentano debole capacità nel costruire e/o mantenere l’insieme delle condizioni (interne e esterne) che consente un esercizio positivo e autonomo delle funzioni genitoriali.

TITOLO DELL’INTERVENTO

Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari

FONTE DI FINANZIAMENTO COMPLEMENTARE

Unione europea – Next generation - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 “Inclusione e coesione”,

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

rafforzamento dei servizi sociali a favore della domiciliarità ha come obiettivo primario la costituzione di équipe professionali, con iniziative di formazione specifica, per migliorare la diffusione dei servizi sociali su tutto il territorio e favorire la deistituzionalizzazione e il rientro a domicilio dagli ospedali, in virtù della disponibilità di servizi e strutture per l’assistenza domiciliare integrata.
Il progetto è volto ad assicurare la garanzia di dimissioni protette da percorsi socio-assistenziali a domicilio, tramite:

  1. l’attivazione dell’offerta di servizi di assistenza domiciliare socio-assistenziale
  2. azioni di formazione specifica rivolte ai professionisti nell'ambito dei servizi a domicilio, ed in particolare destinati agli anziani per migliorare la qualità dei servizi sociali erogati

Nell’ambito di tali progettualità:

  • è previsto un adeguato servizio sociale professionale, anche in termini di organico, al fine di garantire la partecipazione alle équipe multidisciplinari o unità di valutazione multidimensionale presso il presidio ospedaliero
  • è stato attivato un percorso specifico di collaborazione con l’AST di Ascoli Piceno per la definizione, la sperimentazione e l’adozione di protocolli condivisi per la presa in carico integrata tra servizi sanitari e servizi sociali di pazienti in dimissione protetta, anche con il coinvolgimento e la partecipazione di enti privati accreditati per l’erogazione delle prestazioni ed Enti del Terzo Settore.

DESTINATARI DIRETTI (quali e quanti)

n. 122 persone anziane non autosufficienti e/o in condizioni di fragilità o persone infra sessantacinquenni ad essi assimilabili, non supportate da una rete formale o informale adeguata, costante e continuata, per i quali gli interventi sono volti a sostenere il rientro e la permanenza a domicilio a seguito di ricovero ospedaliero o dimissione da una struttura riabilitativa o servizio accreditato. n. 3 persone senza dimora, o in condizione di precarietà abitativa, residenti o temporaneamente presenti sul territorio nazionale, che, a seguito di episodi acuti, accessi al pronto soccorso o ricoveri ospedalieri, necessitano di un periodo di convalescenza e di stabilizzazione delle proprie condizioni di salute.

TITOLO DELL’INTERVENTO

Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out

FONTE DI FINANZIAMENTO COMPLEMENTARE

Unione europea – Next generation - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 "Inclusione e coesione", Componente 2

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

L’intervento si sviluppa a sostegno degli operatori sociali (1.1.4) ha l’obiettivo di rafforzare la qualità del servizio sociale professionale e in particolare di prevenire il fenomeno del burn out, forma particolare di stress e stato di malessere connessi all’esercizio di professioni di aiuto e di supporto a portatori di particolari bisogni e a persone in difficoltà. A tal fine sono state definite azioni di supervisione consistenti in percorsi di confronto e di condivisione che accompagneranno l’operatore sociale nell’esercizio della professione svolta con l’obiettivo di garantire e di mantenere il suo benessere, consentirgli di assumere al meglio le funzioni esercitate nei confronti delle persone beneficiarie dei servizi, riconquistando il senso ed il valore del proprio operato. I progetti dovranno prevedere percorsi di supervisione nell’azione professionale svolta dagli operatori sociali Il percorso di supervisione ha per oggetto i principali fattori che incidono sul burn out relativi al rapporto con le persone beneficiarie degli interventi professionali, che investe la dimensione personale ed emotiva degli operatori sociali, e alle variabili connesse all’organizzazione e al contesto lavorativo in cui gli stessi operano. Il percorso di supervisione dovrà essere pertanto finalizzato all’analisi delle pratiche professionali agite dagli operatori sociali sul piano metodologico, valoriale, deontologico e relazionale, all’individuazione dei problemi e delle criticità nell’azione svolta, alla condivisione delle conoscenze, pluralità di metodi e di percorsi possibili per la risoluzione dei problemi riscontrati. Non rientrano, invece, nel percorso di supervisione e non sono finanziabili a valere della linea di attività 1.1.4:
  • attività di controllo tecnico-amministrativo circa la regolarità del procedimento amministrativo in termini di requisiti di forma, di contenuto e di tempi di espletamento
  • attività di sostegno psicologico individuale o consulenza psicologica di gruppo
In particolare, i progetti prevedono: A.1 - Supervisione di un gruppo composto da assistenti sociali: A.2 - Supervisione di un gruppo composto da educatori professionali o psicologi o altre figure professionali: A.3 - La supervisione di tipo organizzativo rivolta alle équipe interprofessionali La supervisione costituisce uno spazio che produce apprendimento non solo di soluzioni per l’oggetto di discussione, ma anche di un metodo riflessivo che il professionista potrà riutilizzare in autonomia o in gruppi autogestiti di colleghi. In questo senso la supervisione è un intervento che risponde alla logica della continuità, perché deve accompagnare nel tempo il professionista. Al tempo stesso richiede dei tempi di latenza perché il professionista metta in pratica quanto appreso in autonomia.

DESTINATARI DIRETTI (quali e quanti)

- Assistenti sociali impiegati nei servizi sociali dell’Ambito territoriale - Altre figure professionali presenti nei servizi sociali territoriali (psicologi, educatori professionali, pedagogisti, educatori pedagogici, ecc.). Tra i destinatari ammissibili non figura necessariamente solo il personale interno dei Comuni, ma anche il personale esternalizzato.

TITOLO DELL’INTERVENTO

Percorsi di autonomia per persone con disabilità

FONTE DI FINANZIAMENTO COMPLEMENTARE

Unione europea – Next generation - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 "Inclusione e coesione", Componente 2

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

L’intervento prevede percorsi di autonomia per persone con disabilità (1.2) risponde all’obiettivo generale di accelerazione del processo di de-istituzionalizzazione fornendo servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari alle persone con disabilità, al fine di migliorarne l'autonomia e offrire loro opportunità di accesso nel mondo del lavoro, anche attraverso la tecnologia informatica.
Le azioni da intraprendere sono:

  1. attività di raccordo tra istituzioni pubbliche per il reperimento di alloggi e attivazione di bandi sul mercato privato;
  2. rivalutazione delle condizioni abitative da modificare sulla base del progetto individualizzato;
  3. adattamento delle abitazioni e dotazione anche domotica adatta alle esigenze individuali o del gruppo appartamento;
  4. attivazione dei relativi sostegni a distanza e domiciliari;
  5. sperimentazione di modalità di assistenza e accompagnamento a distanza.

Lavoro: sviluppo delle competenze digitali per le persone con disabilità coinvolte nel progetto e lavoro anche a distanza; tale linea è destinata a realizzare gli interventi previsti nei progetti personalizzati per sostenere l’accesso delle persone con disabilità al mercato del lavoro, attraverso: adeguati dispositivi di assistenza domiciliare e le tecnologie per il lavoro anche a distanza; la formazione nel settore delle competenze digitali, per assicurare la loro occupazione, anche in modalità smart working.

Le azioni da intraprendere sono:

  1. fornitura della strumentazione necessaria per lo svolgimento del lavoro da remoto;
  2. azioni di collegamento tra servizi sociali, agenzie formative, ASL, servizi per l'impiego ai fini della realizzazione di tirocini formativi, anche in modalità on line.

DESTINATARI DIRETTI (quali e quanti)

n. 10 persone con disabilità per gli Ambiti Territoriali Sociali 22 e 21 e n. 12 persone con disabilità per gli ambiti Territoriali Sociali associati 24 e 23 (n. 7 per l’ATS 24 e n. 5 per l’ATS 23).

CENTRO PER LA FAMIGLIA

Le famiglie rappresentano un elemento fondamentale per la coesione e il benessere della comunità. Tuttavia, molte famiglie si trovano ad affrontare sfide legate alle relazioni, all’educazione dei figli e all’integrazione culturale. In questo contesto, l’ATS XXII ritiene importante offrire servizi di supporto e accompagnamento.

La realizzazione del progetto Centro Famiglia nasce dalla necessità di fornire alle famiglie della comunità strumenti e risorse per affrontare le sfide quotidiane, migliorare le relazioni familiari e favorire l’integrazione culturale.

I servizi faciliteranno la presa in carico dei nuclei familiari da parte dei servizi sia sociali che sanitari. In particolare i servizi prestati dovranno essere strumentali e funzionali alle attività del consultorio familiare di Ascoli Pieno.

  • Bisogni che si vogliono soddisfare
  • Target di utenza che si vuole raggiungere
  • Metodo di coinvolgimento dell’utenza
  • Figure Coinvolte

Per maggiori dettaglio sui servizi attivi nel proprio comune di residenza è possibile contattare l’Assistente Sociale presente nell’ufficio di promozione sociale di riferimento.